mercoledì 26 novembre 2014

OFFERTA: Fornetto Elettrico per dolci Muffin


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Disponibili solo 3 pezzi
Fornetto Elettrico per dolci Muffin a soli 19,90 euro
Idea di Natale




sabato 22 novembre 2014

La Civetta portafortuna



Al contrario di quanto si creda attualmente, il gufo e la civetta sono animali che portano fortuna.
Il gufo è considerato a torto uccello del malaugurio, solo perché preferisce vivere appartato e star sveglio di notte. In realtà è il simbolo della saggezza e della sapienza: nel Medioevo gli studenti sostenevano gli esami portando addosso amuleti a forma di gufo.
Secondo la leggenda, un tempo era un uccello diurno dalla splendida voce. Ma dopo aver assistito alla morte di Gesù sul Golgota, odiò la luce del sole e soffocò il suo canto soave, tramutandolo in singhiozzo per la morte del figlio di Dio.
Le civette, oltre a portare fortuna, possono anche essere sinonimo di protezione. Nei tempi antichi, inchiodandone una morta sullo stipite della porta dei fienili o sotterrandone una davanti alla porta di casa si credeva che questa tenesse lontano il male.
In alcuni posti si usava anche cucire una piuma di civetta sul vestito delle spose come portafortuna, e in molte case c’era il cosiddetto “crepuscolo del mattino”, cioè un foro praticato subito sotto il tetto che serviva come nido per le civette, che così sarebbero state riconoscenti per l’ospitalità ed avrebbero tenuto lontano il male.



C'è anche un'altra leggenda che dice:

"Narra la leggenda popolare che, Dio, creò il mondo con tutti gli animali, ma che poi, riguardando il gufo, un po’ si pentì di averlo fatto così strano, con occhi così grandi, abitudini bizzarre e notturne. Allora, gli volle fare un grande dono: sarebbe diventato l’animale della buona sorte, quello che avrebbe sempre portato con se i buoni auspici per migliorare la vita di coloro che se lo sarebbero tenuto vicino, senza averne paura".

Così si racconta anche in una antica filastrocca popolare di montagna:

“Gufo, gufo della notte scura, che porti via fame e paura.. veglia su tutte le nostre genti, vecchi, bimbi e sugli armenti. Col tuo canto, che può far paura, proteggi gli amici con madre natura... Fate, gnomi fastidiosi folletti, non potranno più farci dispetti.”


venerdì 21 novembre 2014

Regali di Natale e idee Bomboniere Stefan per Dicembre 2014

ATTENZIONE: Alcuni articoli potrebbero avere una disponibilità limitata
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Festa della Madonna della Salute e Basilica a Venezia


La ricorrenza trae origine dalla grande epidemia di peste bubbonica che colpì tutto il nord Italia tra il 1630 e il 1631. Si tratta della stessa epidemia descritta anche da Alessandro Manzoni ne I promessi sposi.
Il contagio si estese a Venezia in seguito all'arrivo di alcuni ambasciatori di Mantova, città già particolarmente colpita dall'epidemia, inviati a chiedere aiuti alla Repubblica di Venezia. Gli ambasciatori furono alloggiati in quarantena nell'isola di San Servolo ma nonostante questa precauzione alcune maestranze entrate in contatto con gli ospiti subirono il contagio e diffusero il morbo nell'area cittadina. L'epidemia fu particolarmente virulenta: nel giro di poche settimane l'intera città venne colpita, con pesanti perdite tra gli abitanti e ne furono vittime lo stesso doge Nicolò Contarini e il patriarca Giovanni Tiepolo.
Nel momento culminante dell'epidemia, in assenza di altre soluzioni, il governo della Repubblica organizzò una processione di preghiera alla Madonna, a cui partecipò per tre giorni e per tre notti tutta la popolazione superstite. Il 22 ottobre 1630 il doge fece voto solenne di erigere un tempio votivo particolarmente grandioso e solenne se la città fosse sopravvissuta al morbo.
Poche settimane dopo la processione, l'epidemia subì prima un brusco rallentamento per poi lentamente regredire fino a estinguersi definitivamente nel novembre 1631.


Il tempio votivo dedicato a Santa Maria della Salute

Santa Maria della Salute (o chiesa della Salute o semplicemente La Salute) è una basilica di Venezia eretta nell'area della Punta della Dogana, da dove risalta nel panorama del Bacino di San Marco e del Canal Grande. Progettata da Baldassare Longhena con attenzione ai modelli del Palladio, è una delle migliori espressioni dell’architettura barocca veneziana. La sua costruzione rappresenta un ex voto alla Madonna da parte dei veneziani per la liberazione dalla peste che tra il 1630 e il 1631 decimò la popolazione, come era avvenuto in precedenza per le chiese del Redentore e di San Rocco. Questo è così radicato a Venezia che è stato necessario inserire la Vergine Maria nell'elenco dei Santi Patroni della Città di Venezia

martedì 18 novembre 2014

Rendiamo omaggio al Natale con Villeroy - Boch


Rendiamo omaggio al Natale con Villeroy - Boch 
Vetrina degli Articoli disponibili nel Negozio Stefan 
In Via Porta Est 10 Marcon (Ve)
Telefono: 041-5951851









mercoledì 12 novembre 2014

Set di 6 segnanome segnaposto - Idee di Natale

Idee di Natale 
Set di 6 segnanome segnaposto in varie forme e colori.
Il set 5,90 euro


Disponibile presso:
Bomboniere Stefan
Via Porta est 10
30020 Quarto d'Altino (Ve)