Le feste di laurea sono degli eventi molto divertenti. Specialmente in Italia sono un vero e proprio rito che il più delle volte assume una forma abbastanza cinica in cui i neo laureati subiscono qualsiasi genere di scherzo e dispetto.
Da dove nasce l’usanza di regalare una bomboniera?
Piccoli contenitori dove inserire un regalo sono stati utilizzati sin dall’antichità. La funzione era augurale, di buon auspicio e portafortuna. I Fenici costruivano oggetti in vetro, i Cinesi in porcellana, gli Assiri in peltro.
In Italia già nel 1400 era diffusa la tradizione secondo la quale gli sposi e le loro famiglie in occasione del fidanzamento si scambiassero preziosi cofanetti colmi di confetti. La tradizione voleva che il fidanzato dovesse regalare alla sua futura sposa una “coppa amatoria” ovvero una coppa in ceramica con raffigurato il volto femminile o l’effigie di una coniglia gravida accanto al nome della sposa, colma di confetti. Per assicurarsi un matrimonio fecondo e prospero i futuri sposi dovevano inoltre bere dalla stessa coppa.
Nel 1500 in Inghilterra erano diffuse le “Sweetmeat box”, ovvero le scatole porta confetti realizzate in materiali pregiati col significato di buon augurio.
Il termine bomboniera deriva però dal francese bombonniere. E pare che a dare il via alla tradizione della bomboniera siano stati proprio i nostri cugini francesi nel ‘700. In Francia, infatti, era diffusa l’usanza di regalare agli sposi una piccola ma preziosa scatoletta di bon bon, ovvero eccelse golosità.
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